domenica 18 luglio 2021

Il Castello delle Querce di Fondi

 




   Girovagando fra i Monti Aurunci, oltre ad avere la possibilità di fare escursioni fra uliveti digradanti e godere una solitudine immersi nella natura, a volte capita di imbattersi in qualcosa che solletica la curiosità dell'escursionista o del semplice turista. Circondato dalla cornice dei monti Valletonda e Passignano, il castello delle Querce costeggia il tratto stradale che dalla cittadina di Fondi (Lt) sale verso le cime. 
Sebbene la sua struttura versi in stato di rovina, è innegabile che dalle sue torri propaghi un fascino attrattivo che impedisce al passante di proseguire oltre il suo cammino, senza avergli dedicato un po' del suo tempo.

Non sono molti i dati certi a cui è possibile fare riferimento per ricostruire la storia di questo sito, ma pare che i primi riferimenti siano databili all'anno 1072, tempo in cui Litfredo, console di Fondi, donò quest'area all'abbazia di Montecassino. La posizione tra l'area montana e la strada che conduce alla piana fondana, e quindi verso il mare, tenderebbe a fare ipotizzare ad una prima edificazione di un presidio a scopo difensivo e di controllo che risalirebbe almeno al XIV sec. Gli anni dell'edificazione sarebbero quindi da porsi nel periodo storico in cui il territorio rientrava fra i possedimenti della famiglia Caetani, che lasciò traccia di sè nella vita artistica di Fondi. 
Nei secoli successivi alla sua fondazione, il castello abbandonò gradualmente la sua funzione di presidio di sorveglianza per assumere una funzione abitativa, che indubbiamente comportò revisioni e cambiamenti nella sua struttura.






Attualmente, il castello presenta un impianto composto da un corpo centrale a pianta quadrata con torri cilindriche angolari, che dovrebbero plausibilmente rappresentare -fatti salvi i rimaneggiamenti susseguitisi durante i secoli- la fondazione originaria dell' edificio. A tale corpo principale vanno ad aggiungersi ambienti ulteriori, edificati nell'area posteriore del castello.
Articolato in tre piani, l'interno della struttura appare purtroppo compromesso dal crollo parziale del tetto e di alcune sezioni di solaio che non permettono un accesso in sicurezza. 
Come ogni castello che si rispetti anche sulla rocca delle Querce aleggiano storie e leggende. 
Tra queste si raccontava che Giulia Gonzaga (1513-1566), raffinata signora di Fondi e dama la cui memoria riecheggia tutt'oggi fra le sale del castello baronale (https://ilcappellobohemien.blogspot.com/2017/07/il-palazzo-caetani-di-fondi-la-vivacita_31.html), scegliesse le stanze del castello delle Querce per gli incontri romantici con il suo amante, lontano da occhi indiscreti.






Oggi il castello rientra sotto l'egida della Regione Lazio e sebbene versi in uno stato di totale abbandono, possiamo sempre sperare che prima o poi possa ritornare a vivere come testimone della sua storia e di questi luoghi.