lunedì 10 ottobre 2016

Piscina Mirabilis e la flotta di Miseno







Heic illi nobiles portus, Caieta, Misenus
 et tepentes fontibus Baiae,
 Lucrinus et Avernus
 quaedam maris otia.

Lucio Anneo Floro


Così lo storico e poeta Lucio Anneo Floro ( 70 d.C.-145 d.C) ricordava nella sua opera Epitome Rerum Romanorum i porti più importanti siti in territorio campano. Fra questi il ruolo maggiormente strategico era svolto dal porto naturale di Miseno. Posto a pochi chilometri a nord-ovest di Napoli e prossimo all'insediamento greco di Cuma, Miseno rappresentava in passato, e rappresenta tutt'ora, uno dei più bei porti naturali che la regione possa annoverare. Delimitato a nord da Punta Pennata, superstite propaggine di cratere flegreo e dotato di un bacino naturale, conosciuto come Mare Morto, utilizzato come darsena,  Miseno arrivò a rivestire, in età imperiale, il ruolo di principale porto militare di tutta l'area Mediterranea. La sua storia è legata allo sviluppo ed affermazione della potenza della vicina Cuma, ma è sotto l'impero di Ottaviano Augusto che quest'area venne investita di un ruolo determinante: Marco Vipsanio Agrippa ( 63 a.C.- 12 a.C.) approntò qui opere navali durante la guerra civile e successivamente, per volere dello stesso imperatore Augusto, vi fu impiantata la flotta Classis Misenensis poi Classis Praetoria Misenesis, posta sotto il comando diretto dell'imperatore. 
Con l'istituzione della base navale, l'area subì una spinta tale che la portò a mutare le proprie caratteristiche urbanistiche. Delle antiche strutture portuali non resta molto, ma fra le testimonianze superstiti si possono annoverare il teatro di Miseno e la Piscina Mirabilis.

Su di una piccola altura tufacea, in prossimità del porto, venne realizzata, in età augustea, una fra le più grandi cisterne per la raccolta di acqua fredda tuttora esistente: Piscina Mirabilis che rispondeva alle esigenze di approvvigionamento idrico destinato alla flotta ormeggiata nella Baia di Miseno e si ritiene fosse l'ultimo serbatoio dell' Aqua Augusta, l'acquedotto che nascendo dal Serino ne raccoglieva le acque raggiungendo l'area del napoletano ed i Campi Flegrei.
La cisterna è posta nella parte alta dell'abitato di Bacoli, raggiungibile percorrendo una stretta strada costeggiata da abitazioni tra le quali si aprono a volte piccoli giardini di case private. Scarse sono le indicazioni stradali, ma nota a tutti gli abitanti del luogo, sarà possibile ottenere informazioni e arrivare alla meta senza eccessive difficoltà.


Interno del serbatoio. Particolare della scala di servizio

L'accesso al sito è garantito da una scala che permette di superare il dislivello tra l'ingresso e la cisterna, oggi non più in uso e quindi priva d'acqua. Di notevoli dimensioni, con un perimetro rettangolare di 70x25 mt ed una profondità di 15 metri, raccoglieva circa 12600 mc di acqua: la sua struttura, ottenuta scavando nel colle tufaceo, venne edificata sfruttando materiali locali a cui oltre al tufo giallo napoletano si affiancarono pozzolana e cocciopesto misto a scorie pomici, allestendo un edificio che oltre a garantire effettiva funzionalità strutturale presentava una meticolosa cura nel rivestimento interno volto ad assicurare la completa impermeabilizzazione del serbatoio. Sebbene siano stati rinvenuti i fori di immissione idrica, l'assenza di un impianto d'uscita ha fatto ritenere che la raccolta dell'acqua avvenisse attraverso un apertura posta nella copertura, sfruttando probabilmente delle apposite macchine grazie alle quali veniva poi canalizzata verso la base navale.


Piscina Mirabilis. Navata

Colui che visita la cisterna viene quasi trasportato dall'illusione di trovarsi in un antico luogo di culto sotterraneo, in uno spazio coperto da volta a botte e scandito da ben 48 archi poggianti su massicci pilastri, in cui la luce penetra in maniera discreta e suggestiva da alcune aperture poste in alto.


Piscina Mirabilis. Particolare dei pilastri cruciformi

Imponente è l'immagine restituita da questo ambiente articolato in cinque navate lunghe e ben tredici corte con una piccola piscina sita al centro della navata centrale che svolgeva il compito di vasca di decantazione e di scarico per la periodica manutenzione dell'impianto. Piscina Mirabilis rappresenta un tassello fondamentale per chi voglia scoprire la realtà architettonica dell'area flegrea, regalandosi un'esperienza unica e suggestiva...

Capo Miseno

Indirizzo: Via Piscina Mirabile, Bacoli (Napoli).
Il sito di Piscina Mirabilis è visitabile gratuitamente contattando il Comune di Bacoli - tel. 0818553111- e fissando un appuntamento con il custode.


Bibliografia:
AA.VV.- Piscina Mirabilis: characterization of geomaterials- 1st International Conference on Metrology for Archacology. Benevento, Italy, October 22-23, 2015.
Amalfitano P., Comodeca G., Medri M.- I Campi Flegrei, un itinerario archeologico- Venezia, 1990.
Della Monica G.- La piscina mirabile: la cattedrale sotterranea- Bacoli, 1996.
De Rosa L.- La Piscina Mirabilis e l'approvvigionamento idrico della Classis Misenensis  in  Guida geoarcheologica della Costa Campana ad uso dei naviganti- Pappalardo U., Ciardiello R.- Napoli, 2005.
Maiui A.- I Campi Flegrei in Itinerari dei musei, gallerie e monumenti d'Italia- Napoli, 1934.



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