domenica 21 febbraio 2016

Narni medievale: Santa Maria Impensole


Arroccato su di uno sperone roccioso, sospeso fra la conca ternana e la gola del fiume Nera, lo storico borgo di Narni ha una storia antica le cui tracce, stratificandosi, hanno contribuito a renderlo interessante meta turistica.  
Posto sul tracciato viario della via Flaminia, rappresentava una tappa fondamentale nei percorsi che da Roma portavano all'Adriatico, eleggendolo, già in epoca romana a centro di importanza strategica e commerciale. Ancora oggi è suggestivo giungervi dalla consolare via Flaminia da cui se ne gode un'immagine scenografica.

Il centro storico, in cui spiccano i caratteri d'epoca medievale, è ricco di scorci pittoreschi e siti d'interesse artistico. Addentrandosi fra le stradine del borgo non sarà difficile imbattersi in luoghi da visitare o piazze da fotografare.
Già in prossimità di piazza Garibaldi, uno dei luoghi d'accesso al centro ( un tempo denominata piazza del Lago per un'antica cisterna, conservata nel sottosuolo), sarà possibile raggiungere il duomo, costruito a partire dal 1047 e dedicato a San Giovenale, primo vescovo della città. Diviso in tre navate, conserva tra le tante opere affreschi databili tra il XII-XIII sec. ed una statua lignea del Vecchietta raffigurante S. Antonio abate.

Proseguendo la visita ci si ritroverà nella piazza dei Priori su cui si affaccia il Palazzo del Podestà, oggi sede del Municipio. Una delle sue peculiarità è rappresentata dai bassorilievi del XIII sec. posti sulla facciata principale riproducenti scene antropomorfe e cavalleresche.




Fra le numerose tappe delle passeggiate narnesi  vi è però un luogo dal fascino suggestivo,  uno di quei posti in cui vale la pena soffermarsi, per scoprirne la storia e respirare l'atmosfera di un tempo remoto che aleggia nei sui interni: la chiesa di Santa Maria Impensole. 
La sua facciata, preceduta da un portico ad archi con colonne di spoglio, è articolata in tre portali scolpiti a cui corrispondono le tre navate interne.




Costruita in stile romanico con navate divise da archi ribassati, venne edificata nel 1175 (come riportato da un'iscrizione sull'architrave del portale) dai monaci di Farfa, grazie ad una donazione di tal Bernardo di Rolando. La struttura sorgerebbe sui resti di un precedente edificio, identificato da alcuni come un tempio dedicato al dio Bacco. 
Santa Maria Impensole custodisce al suo interno degli affreschi, riaffiorati durante una campagna di lavori di restauro realizzati negli anni '60 del secolo scorso. 
In quell'occasione, in una nicchia sulla parete della navatella sinistra e su un pilastro della contro-facciata vennero scoperte alcune sezioni affrescate databili a diverse fasi temporali. 
Riquadri raffiguranti la Madonna con il Bambino, sante (tra cui Santa Lucia, protagonista di più riquadri) e santi sono i soggetti di queste decorazioni, figure ieratiche tra cui spiccano tracce di cicli sottostanti e pertanto più antichi.











Poter scoprire resti di ulteriori testimonianze pittoriche affioranti sulla muratura sottostante quella attuale fa comprendere che questo sito ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, trasformazioni che hanno contribuito a far perdere memoria di quelle decorazioni ma che hanno aiutato a preservarle consegnandole ai visitatori d'oggi.





Santa Maria Impensole non è un esempio isolato per quanto concerne scoperte di questo genere. Luoghi che fanno parte del panorama urbano delle nostre città, a volte ritenuti quasi privi d'attrattiva e da cui, per puro caso, riemergono segni remoti, a volte si trasformano in oggetto di degna valorizzazione, altre volte vengono dimenticati per assenza di adeguate campagne di valorizzazioni.
Molti sono coloro che mossi da un turismo "mordi e fuggi" si affacciano qui per un rapido sguardo superficiale, smaniosi di procedere verso la tappa successiva del proprio tour che a fine giornata avrà forse riempito la memoria della propria fotocamera, lasciando però ben poca traccia dell'essenza di una paese...






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